venerdì 31 ottobre 2014

B.B. KING


Da contadino a disc jockey, da disc jockey a re del blues, questo, in sintesi, il percorso di un grande uomo, un grande artista, un gigantesco, immenso, ineguagliabile talento che porta il nome di B.B. King. 

Elencare tutti i suoi successi è praticamente impossibile, la sua carriera è infinita e la popolarità del suo nome, del suo personaggio non conosce eguali. Fonte di ispirazione per un'infinità di artisti di ieri, di oggi e di domani, non esiste al mondo chitarrista blues, più o meno famoso, che non abbia in repertorio qualche suo fraseggio. Un amore senza fine quello tra lui e la sua Lucille, un amore che non ha mai conosciuto crisi. Lucille, è così che lui chiama da sempre la sua amata chitarra. Pare che nel 1949, mentre suonava in una sala da ballo nell'Arkansas, scoppiò un incendio provocato incidentalmente da due uomini che litigavano. Immediata scattò l'evacuazione. Una volta fuori, però, King si rese conto di aver lasciato la sua chitarra, una Gibson semi acustica, nell'edificio in fiamme e rientrò per recuperarla. Mai e poi mai avrebbe permesso che finisse bruciata tra le fiamme. Ci riuscì, la salvò e il giorno dopo qualcuno gli disse che i due uomini che avevano causato l'incidente stavano litigando per una donna di nome Lucille. Pare che King abbia detto: "per colpa di Lucille a momenti ci rimetto la vita" creando un doppio senso tra la donna, oggetto del contendere tra i due uomini, e la sua chitarra. Da allora Lucille fu il nome del suo unico, grande amore.


B.B. King nasce a Itta Bena, una cittadina del Mississippi, il 16 Settembre 1925. I suoi genitori si separano quando lui ha solo 5 anni. Da piccolo lavora in una piantagione di cotone, cresciuto per alcuni anni dalla mamma e in seguito dalla nonna. Entrambe muoiono quando lui è ancora troppo piccolo. Passa poi la sua infanzia con degli amici di famiglia. Pochi i rapporti con il padre, uomo che lui stesso ha sempre descritto come "un gran mistero". Nel 1943 King si trasferisce a Indianola, Mississippi e tre anni dopo a Memphis, Tennessee, dove, grazie a Bukka White, chitarrista country-blues, nonché suo cugino, riesce a coltivare la sua passione e il suo amore per la chitarra, affinando tutte le tecniche necessarie per diventare un mostro sacro del blues. Inizialmente King riesce a trasmettere la sua musica dal vivo su una radio di Memphis come disc jockey fino a che, pian piano, la gente comincia ad apprezzare, a capire che quel ragazzo aveva una marcia in più.


Negli anni 50 inizia a collezionare successi come se fioccassero. Nel Novembre del 1964 King registra al Regal Theater di Chicago l'album Live at the Regal che, naturalmente, entrerà di diritto nella leggenda. Il primo successo di B.B. King è una riedizione di The Thrill Is Gone di Roy Hawkins. La scalata al successo è ufficialmente iniziata e niente e nessuno riuscirà più a fermarla. Oltre ad essere un chitarrista con gli attributi, B.B. King è anche un uomo molto generoso, un animo sensibile, un grande cuore e, a dispetto del detto "le apparenze ingannano", lui ha proprio la faccia da buono. La mamma, nonostante morì a soli 25 anni, ebbe comunque il tempo di insegnargli che la gentilezza nella vita è sempre ripagata e lui non manca mai di mettere in pratica, ogni volta che può, questo prezioso insegnamento. Una volta, dopo aver conosciuto dei fan che erano rimasti per ore al freddo in un parcheggio, nell'attesa di un suo concerto, per ricompensarli della loro tenacia decise di farli mettere tutti in prima fila, a sue spese. Quanti lo avrebbero fatto?


Il suono della sua chitarra è classe pura, ipnotico, ammaliante, come il canto delle sirene. Una delle sue caratteristiche è che il suono della sua chitarra non accompagna mai il suo cantato, quando suona la scena è tutta solo ed esclusivamente di Lucille ed è strepitoso! Nel 2005, per festeggiare i suoi 80 anni, ha pubblicato un album pieno di ospiti illustri come Eric Clapton, Mark Knopfler, Van Morrison, Sheryl Crow, Gloria Estefan, Elton John e tanti altri. Nonostante gli anni, ormai sono quasi 90, e gli acciacchi che lo costringono a suonare solo da seduto, ha continuato a fare concerti su concerti, senza mai fermarsi, inarrestabile! E' la magia della musica. Lo guardi suonare e comprendi che davvero fa l'amore con la sua Lucille, capisci il miracolo che la musica riesce a fare, ti rendi conto di quanto grande sia il suo potere.


Numerose anche le sue apparizioni in TV, una di queste, quella che ricordo con più piacere, dato che amavo quella serie, ne "i Robinson" dove B.B. King interpreta se stesso. Elencare tutte le sue collaborazioni artistiche sarebbe impossibile, basti pensare a Eric Clapton, Buddy Guy, Phil Collins, Stevie Ray Vaughan, Etta James e tantissimi altri ancora. Ha praticamente duettato con tutti i mostri sacri presenti sulla scena planetaria e gli altri, quelli meno "grandi", hanno voluto avere il suo nome nel curriculum, perché suonare con B.B. King è come essere al cospetto di Dio in persona e una volta che hai suonato con lui sei nell'Olimpo. Inutile spendere tante parole per uno come B.B. King, mi piace solo citarlo in una sua dichiarazione: 

"Molte notti sono passate viaggiando, da una città all'altra, senza pausa, per oltre 50 anni. Ho registrato moltissimi dischi, ho avuto, come tutti, momenti buoni e altri cattivi, ma il Blues è stato sempre la costante della mia vita. Posso aver perduto l'emozione per le altre cose, ma non per il Blues. E' stato un lungo percorso, difficile e duro, la vita notturna della strada non è certo una vita sana e bella, piena di addii e di solitudine, ma anche capace di grandi emozioni; tornassi indietro rifarei la stessa scelta, perché la notte, con tutto ciò che rappresenta, è stata la mia vita"


con Eric Clapton, lasciatevi trasportare...

Riding With The King - B.B. King & Eric Clapton

e questo è un orgasmo vero



"Finché Bono e gli U2 continueranno a telefonarmi e a invitarmi in sala vorrà dire che non sono vecchio e che ho ancora da dire e da trasmettere"

2 commenti:

  1. Lo spot della Toyota in Usa
    http://www.youtube.com/watch?v=8unft7p054Q&feature=youtu.be

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  2. Ricordo qualcuno che lo ascoltava a palla per ore.....come si chiamava....mmmmmmm.....bah.....non mi sovviene ;)

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