lunedì 22 settembre 2014

MARY J BLIGE



C'è un'altra donna che ha fatto la storia dell'r'n'b, con una buona dose di soul, un pizzico di rap, hip hop quanto basta. La ricetta perfetta che, unita alla sua voce, rende il risultato squisito.

Amo l'r'n'b, mi piace il suo essere tranquillizzante ed adrenalinico contemporaneamente, il suo ritmo quasi ipnotico. I pezzi “veloci” ti spingono inevitabilmente a muoverti, a portare il tempo, sono trascinanti nel loro beat, i pezzi lenti, sono così toccanti da portarti quasi alla commozione. Lei, Mary J Blige, riesce, con la sua voce e il suo stile, ad ammaliare, a sedurre, a trascinare. Se non la conoscete ve la presento...

Come tutte le grandi artiste anche lei non ha avuto una vita facile. Fin dall'infanzia vari problemi familiari e di salute le cominciano a provocare le prime ferite, ma come sempre, per uno strano meccanismo, più sono le sofferenze e maggiore sarà la passione, il talento, il pathos, la grandezza e il genio.

Nasce a New York l'11 Gennaio 1971. Ad oggi è conosciuta anche come Brook Lynn o Queen of Hip Hop/Soul. È considerata una delle più grandi interpreti r'n'b. La sua carriera inizia per una di quelle botte di culo che si hanno poche volte nella vita, quelle per cui ti trovi esattamente nel luogo giusto al momento giusto. Viene notata grazie ad un karaoke, nel 1989, cantando una canzone di Anita Baker. Il nastro registrato arriva nelle mani di un allora giovanissimo Sean Combs (Puff Daddy) che subito, col suo fiuto infallibile, percepisce il talento della ragazza. Grazie a lui arriva il primo album di Mary J Blidge "What's the 411?" uscito nel 1992.
La canzone che mi piace di più di quest'album è Real Love. Per tutte coloro che sono alla ricerca del vero amore con gioia e grinta, ma senza disperazione.

Nonostante il grande successo ottenuto già con questo suo primo lavoro, anche a lei la fama e le soddisfazioni non bastano e anche lei, come molti altri, entra nell'affollato tunnel dell'alcol e della droga, tunnel che la porterà alla depressione. Scene già viste, un copione che, nel mondo della musica, si ripete spesso, troppo spesso, sempre uguale. E io ci ricasco, ogni volta, puntualmente torno a chiedermi perché? Com'è possibile che l'adrenalina, la felicità, la realizzazione che può regalare una grande soddisfazione professionale, un grande riconoscimento da parte della gente, con relativi guadagni milionari, non basti? Ma sopratutto mi chiedo come mai la musica, che per me, che ne sono una semplice fruitrice, è sempre stata una vera droga, con effetti solo positivi, un antidepressivo naturale efficacissimo, non basti, invece, a persone che questa musica la fanno, la creano, la regalano, prima a se stessi e poi a noi? Non riesco mai a giungere ad una conclusione convincente. "Canta che ti passa" si dice, no? A lei non è passata.

Anche lei, come molti, sembra non aver trovato nel suo successo e nel suo talento la chiave della sua felicità. Nonostante presto diventi la vera regina dell' r'n'b, nonostante i suoi pezzi in vetta a tutte le classifiche, nonostante una carriera piena di soddisfazioni e anche di collaborazioni con mostri sacri come Stevie Wonder, Sting, George Michael, Whitney Houston, U2, Chaka Khan, Wyclef Jean, Lauryn Hill, Elton John e Aretha Franklin, per la quale lei ha anche scritto dei pezzi, nonostante tutto questo c'è quello strano e misterioso luogo che è la mente umana in cui qualcosa si inceppa, si blocca, fa corto circuito.

C'è un altro dei suoi più grandi successi che merita di essere ascoltato. La canzone si chiama "No More Drama" ed è rimasta impressa a tutti la performance dei Grammy del 2002 in cui Mary J Blige ha davvero "spaccato", lasciando la gente attonita di fronte a cotanta esibizione, di fronte all'ardore con cui implorava “non più drammi, non più dolore

All'interno dello stesso album c'era anche un altro singolo, canzone che fa parte della categoria "alzati e scatenati", di quelle che, ascoltandole, il piedino prende vita propria e comincia a portare il ritmo, ti viene voglia di ballare anche se sei seduta nella sala d'attesa del dentista.


Poco si sa sulla sua vita sentimentale, a parte il suo matrimonio del 2003 con il produttore Kendu Isaacs. Una cerimonia privata nella loro casa nel New Jersey, pochi fronzoli, pochi gossip.

Tornando alla sua musica non posso non segnalare uno dei suoi album più famosi "The Breackthrough". Degni di nota, tra i singoli estratti da questo album, "Be Without You", una canzone d'amore struggente, una donna che non vuole perdere il suo uomo, un grido d'amore come solo l'r'n'b sa raccontare.
"Voglio stare con te, devo stare con te, ho bisogno di stare con te"

Questo pezzo diventa la canzone r'n'b di maggior successo nella storia della musica. All'interno dello stesso album c'è anche il capolavoro degli U2, "One", rivisitato da lei in modo decisamente convincente.

Mary J Blige & Bono - One

Successivamente arriva anche la raccolta di successi  "Reflections: A Retrospective", con due inediti di cui mi piace ricordare il duetto con John Legend: "King & Queen".


Nel novembre del 2007 pubblica il suo ottavo album in studio intitolato "Growing Pains", anticipato dal singolo "Just Fine", altro capolavoro r'n'b, un'altra bella dose di grinta.

Di lei abbiamo anche un ricordo italiano "recente", non proprio un ricordo positivo, quello del 20 febbraio 2010 quando si esibisce come ospite nella serata finale del 60° Festival di Sanremo. L'abbiamo vista tutti, evidentemente ubriaca e incapace, dunque, di mostrare le sue vere capacità. Della serie come bruciarsi in un batter di ciglia. Ma potremmo anche usare tutta la vasta gamma di modi di dire che in questo caso cascherebbero a fagiuolo: "i ceci a chi non ha i denti, "perle ai porci", e così via dicendo, tutto ad indicare un dono prezioso che chi ce l'ha non sa sfruttare, non ne sa godere a pieno.

Nell'ottobre del 2013 pubblica il suo primo album di canzoni natalizie intitolato "A Mary Christmas" che contiene anche un duetto con Barbra Streisand.

Nonostante la canzone "No More Drama", in realtà di drammi la sua vita è stata veramente piena, non solo nel periodo dell'infanzia, ma anche recentemente. A partire dai suoi problemi finanziari che hanno ridotto lei e il marito praticamente sul lastrico.
Una fortuna ammontante a 45 milioni di dollari finiti chissà dove, puuufff, svaniti, come se fossero quattro spiccioli. Ma come cazzo si fa (scusate, ma ci sono dei casi in cui la parolaccia non si può né eliminare né sostituire) a dilapidare 45 milioni di dollari???!!! Forse investimenti ad minchiam o solo un dissennato modo di vivere? Ma parecchio dissennato!!! Fatto sta che la signora Blige e il marito sono sul lastrico. Pare che sulla porta della "bettolina" dove la cantante vive a New York, precisamente nell'Upper West Side, è affissa una notifica di mora per affitti non pagati per mesi e mesi. Oltre a questo pare sia indebitata fino al collo.

La cosa più triste è che questa sua crisi finanziaria ha colpito anche una fondazione da lei stessa creata per sostenere le donne in difficoltà. Un vero peccato dato che c'erano delle borse di studio in ballo che non ha potuto più erogare. Vogliamo accantonare i problemi economici?  Bene, anzi male, perché i drammi non finiscono qui. Nel Gennaio 2014 il padre, con cui lei non ha mai avuto questo grandissimo rapporto, viene trovato a terra nel suo appartamento, gravemente ferito da svariate coltellate inflittegli dalla sua ex compagna, con cui pare avesse un rapporto parecchio tormentato.

Insomma, oltre al dramma finanziario anche il dramma familiare. Cantare “No More Drama” non è servito a granché. Ma, della serie, se si cade ci si rialza, pare sia pronta a tornare con un nuovo album, realizzato a Londra e ispirato alle atmosfere Londinesi, motivo per cui il titolo del disco dovrebbe essere “The London Sessions. L'album dovrebbe uscire a novembre e, stando ad alcune voci di corridoio, dovrebbe contenere collaborazioni eccellenti con Naughty BoyEmeli SandéDisclosureSam Smithe e Jimmy Napes. Proprio da una canzone di Napes e Smith, intitolata “Stay with me


pezzo bellissimo e passatissimo dalle radio italiane, sembra sia decollato il progetto con Mary J. Blige che si è innamorata della canzone tanto da voler duettare con il giovane cantante inglese e realizzare con Smith a quattro mani alcuni dei dieci brani del disco. A questo punto aspettiamo di sentire il disco e sopratutto speriamo che non sperperi tutto il ricavato del disco. Ad maiora!

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