giovedì 11 settembre 2014

LA REGINA DEL SOUL


In un blog di donna (che ama il soul) non posso non rendere omaggio ad una grande della musica, una voce che è stata dichiarata ufficialmente dallo Stato del Michigan "una meraviglia della natura". Una donna che ha saputo lottare e superare i momenti neri,  senza scoraggiarsi mai, una donna che ha saputo perseverare con tenacia e forza per ottenere quello che voleva. Una donna da venerare, la “Regina del Soul”!
Aretha Franklin, nasce a Memphis il 25 marzo del 1942, inizia a cantare nelle chiese di Detroit, dove andò a vivere con il papà, dopo la separazione dei genitori. Cantava gospel in modo divino. Aveva le idee molto chiare fin da ragazza, nonostante due maternità arrivate prestissimo (a 15 anni la prima e a 17 anni la seconda), lei sapeva esattamente cosa voleva dalla vita: fare musica.

Purtroppo, come capita spesso a tanti artisti, non fu facile per lei conquistare il posto che meritava nel mondo della musica. Non riuscì subito a far emergere il suo vero talento, probabilmente, a detta di qualcuno, perché troppo “ispirata” a quelle che erano per lei icone gospel da imitare, come Mahalia Jackson e Clara Wardper. Qualcuno sostiene che le difficoltà iniziali erano dovute proprio alla mancanza di personalità, quella che sarebbe venuta fuori, in tutta la sua potenza, poco dopo.

In automatico ti viene da pensare che quando sei così giovane devi ancora formartela una personalità, quella che solo la vita, i problemi, le difficoltà e i dolori ti fanno venir fuori. Perché è solo quando la vita ti tormenta che tu maturi e tiri fuori la tua vera identità. Sfortuna (in questo caso è fortuna) volle che Aretha Franklin crebbe piuttosto velocemente. Le due maternità da ragazzina, un divorzio, le delusioni fecero di lei, molto presto, una donna vissuta, piena di quel tormento che, evidentemente è la chiave del successo artistico di molti cantanti/musicisti.

Finalmente, quando lasciò uscire il suo dolore, i suoi tormenti, la sua anima, allora venne fuori l'Aretha che conosciamo tutti, quella che ci fa venire i brividi non appena accenna una singola nota. Ho sempre creduto che le persone che riescono a fare questo, ad emozionare, a rapirti, a commuoverti, siano vere divinità, hanno un dono prezioso che arriva dall'alto, da dove, esattamente, non lo so.

Ovviamente c’è sempre bisogno di incontrare la persona giusta, colui che crede in te, che riconosce il tuo talento e che è pronto a scommettere su di te. Lei lo trovò in Jerry Wexler, produttore per l'Atlantic.
Fu in quel momento che la famosa ruota  per lei iniziò a girare e cominciò un periodo molto fortunato.

Indimenticabile la sua interpretazione di "Respect", un grande classico di Otis Redding, che lei fece diventare una vera bomba.
Tra i suoi primi album fortunati ci sono "I Never Loved A Man" e "Take a Look e Aretha '69", che le fecero vincere tantissimi dischi d'oro e di platino negli Usa.

La vita di Aretha è sempre stata, però, piena di alti e bassi, e quando, dopo aver fatto assaporare ai suoi fans la sua carica e la sua energia, ebbe un momento di “stanca” e i suoi pezzi mancavano di quel "piglio" che le persone tanto amavano, ci fu una sorta di delusione tra la gente. Tutti rivolevano la donna grintosa di prima. Le vendite calarono e lei rimase per un po’ nell’ombra fino al 1980, quando, grazie al film musicale "The Blues Brothers", la sua luce ricominciò a brillare, e da allora senza più spegnersi.

La sua comparsa nel film dura poco, ma quanto basta per ricordare alla popolazione mondiale di cosa lei fosse capace. Quattro minuti di "Think", un altro dei suoi capolavori, e fu di nuovo amore. La regina del soul aveva ricordato a tutti che era un vero vulcano e che non aveva nessuna intenzione di spegnersi, di placarsi.

Continuano, ancora oggi, le collaborazioni e i duetti con altri mostri sacri e, nonostante qualche problema di salute, a quanto pare risolto, lei continua  a brillare nel firmamento della musica. Siamo tutti in attesa di un suo ritorno discografico che ci muova, come sempre, le corde più profonde della nostra anima.

Il 20 gennaio 2009 ha cantato a Washington alla cerimonia di insediamento del Presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, in diretta tv mondiale e davanti a più di due milioni di persone. Ascoltatela, lasciatevi pervadere dalla sua voce, ascoltate il finale, a cappella, e lasciate che i brividi arrivino sul vostro corpo, perché lei si che è una vera dea! Io quasi ci piango sul finale!


Qui la vediamo giovanissima con uno dei suoi più grandi successi


e infine… ancora un emozione



e poi... per concludere...


Aretha Franklin - Think

Nessun commento:

Posta un commento